Molte coppie sono attualmente alla ricerca di un bambino. Ma non sempre è facile la procreazione. La fertilità maschile, come quella femminile è la premessa fondamentale per riuscire ad avere un bambino o una bambina.

Cosa accade se si hanno problemi di fertilità maschile? Chiaramente, prima di arrivare a questa diagnosi occorre rivolgersi ad uno specialista. Il tema è estremamente delicato e non bisogna andare nel panico, se non si riesce a procreare. Perché le motivazioni possono essere varie.

L’aiuto di un medico specializzato in fertilità maschile è indispensabile per collocare il problema entro una diagnosi chiara e precisa. Questo certamente aiuta anche la coppia in un momento delicato.

 

Alterazione della fertilità

Ci sono diversi motivi per cui si può avere un’alterazione della fertilità maschile. Alcune motivazioni sono endogene, ovvero connaturate al soggetto maschile (varicocele). Mentre altri fattori sono di origine esogena.  Si può cioè avere un’alterazione della fertilità a causa di farmaci o terapie in corso (si pensi ad esempio alla chemioterapia).

In questo caso, una volta fatta la diagnosi dallo specialista è anche possibile sottoporsi a determinati esami. Questi servono per approfondire la salute del paziente e le possibili concause dell’infertilità.

Fra i molti esami, uno dei più rilevanti è certamente il test della funzione spermatica. Questo test va a ricercare sostanzialmente l’eventuale presenza di auto-anticorpi. Un’altra motivazione per cui si potrebbe fare il test è per esaminare il DNA del paziente. In tal caso si va alla ricerca di eventuali danni alla stessa struttura del DNA.

 

Non allarmarti

Non è semplice mettersi nelle mani di uno specialista di fiducia, se si teme per la propria fertilità maschile. La cosa migliore, se nella coppia nasce il dubbio è quello di interessarsi in modo repentino al problema in essere. Comprendere le ragioni di un’eventuale alterazione della fertilità è indispensabile.